La sentenza, emessa dal Tribunale di Torino, riguarda il processo a carico dell’ex compagno di Lucia Regna, accusato dei reati di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali. Il caso ha suscitato ampio dibattito mediatico e politico per le motivazioni addotte dai giudici.
Il Tribunale ha condannato l’imputato per il reato di lesioni personali inflitte a Lucia Regna, riconoscendo la sua responsabilità nell’episodio di aggressione fisica. Tuttavia, l’uomo è stato assolto dall’accusa di maltrattamenti.
Nelle motivazioni che hanno portato all’assoluzione per maltrattamenti, il Tribunale ha sostenuto che le condotte violente e le offese verbali non costituivano un reato continuato, ma rientravano in una „normale (ancorché concitata) dialettica” familiare. I giudici hanno inoltre affermato che la donna aveva la tendenza a „trasfigurare episodi che fanno parte dei consueti rapporti familiari in insopportabili soprusi di elevata frequenza”. La sentenza ha ritenuto che il comportamento aggressivo dell’uomo fosse „comprensibile” in quanto scatenato dalla fine del matrimonio e dalla nuova relazione della ex compagna.
